Crash!

Una visione pornografica del mondo. Simbologie e metafore che si inseguono, come auto in una pazza corsa attraverso una fitta rete di bretelle di tangenziali del desiderio, portate allo spasmo, allo scontro, a volte all’autodistruzione. Crash! Romanzo di James G. Ballard del 1973 (in Italia tradotto e pubblicato nel 1990), già considerato postmoderno allora, fantascientifico e allegorico per l’autore, che ne svela gli intenti nella postfazione datata 1974, si pone a metà strada tra una realtà dominata dall’era industriale, quella degli alienanti cicli produttivi e la nascita di una nuova tecnologia, di cui allora si potevano solo supporre i futuri sviluppi (all’orizzonte si possono intravedere William Gibson e l’universo cyberpunk).

In mezzo, le persone, ridotte a corpi, con pulsioni estreme e nessun (apparente) sentimento. Tutto estremizzato e tutto consumato in pochi intensi attimi, fino al successivo orgasmo, che sia la frenesia della guida, il rischio dell’impatto, oppure che sia di natura sessuale, fino a sovrapporre entrambi i piani. Parla di una società tesa all’infantilismo, Ballard, dove ogni desiderio trova facile soddisfazione e vale per l’attimo in cui viene giocato. La stessa pornografia nasconde altro, sottotraccia il tema è anche politico, l’illusione, lo sfruttamento, l’effimero appagamento dei facili sensi. L’autore ci rivela che il suo romanzo può essere letto come una sorta di “monito, di messa in guardia dal mondo brutale, erotico e sovrailluminato”.

Nel 1996 David Cronenberg, regista canadese che delle metamorfosi e delle commistioni uomo-macchina ha fatto alcuni dei suoi temi portanti (senza il timore di rappresentare scene di sesso in modo tutt’altro che romantico), dal romanzo ha tratto un film che ha vinto il Premio della giuria a Cannes. Nel cast James Spader e Holly Hunter. Il materiale narrativo è lo stesso, anche se qualcosa nella vicenda è leggermente modificato, oltre al contesto storico.

Libro breve, ma lettura tosta, in cui è necessario scavare a fondo e non fermarsi alla superficie di quanto viene mostrato.

4 pensieri su “Crash!

    1. Caspita, sono ancora alle “prove tecniche di trasmissione” (vorrei partire dal 2022) e già ci sono dei commenti. Benissimo. I consigli di lettura sono sempre benaccetti. Grazie

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      1. Se vuoi ricevere altri commenti ancora, devi essere tu per primo a commentare nei blog degli altri: è il modo migliore per farsi conoscere in giro, e cominciare a formarsi lentamente un proprio pubblico. Colgo l’occasione per dirti che mi sono appena iscritto al tuo blog. Grazie a te per la risposta! 🙂

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