Premessa, presentazione, intenti, FAQ, è tutto qui.

Sarò noioso, ve lo dico prima, così magari evitate di leggervi il seguente spataffio e andate subito a spulciare tra i vari contenuti. Ma se volete saperne di più su questo blog, continuate a leggere. Partiamo da qualche domanda.

Perché aprire un nuovo blog a cinquant’anni?

Perché no? A cinquanta anni c’è chi si fa lo spiderino, c’è chi molla tutto e ricomincia un’altra vita, c’è chi si cerca un’amante giovane per non sentirsi vecchio. Questo blog rappresenta tutte queste cose insieme, metaforicamente parlando.

Ah, ecco. Quindi sei uno storiografo? Guarda che però hai sbagliato a scrivere il titolo, aquila.

No, non sono uno storiografo e non ho sbagliato il titolo. Io mi sento uno STORIOFAGO, nel senso che mi nutro di storie e alle volte le creo. Mi piacciono i film, le serie tv, i libri e i fumetti. Di questo vorrei parlare nel blog, di storie. E lo farò in modo molto libero, perché si tratta di una occupazione che inizio a tempo perso, poi si vedrà.

In che senso “in modo molto libero”?

Beh, non starò a rincorrere tutte le novità in uscita, anche se alcune potranno essere commentate. Non avrò scadenze, se non imposte da me e le tematiche affrontate seguiranno i miei interessi, potrebbe capitare che mi dedichi anche a qualche lettura o visione più complicata, non fiction, tipo saggi o documentari, o che pubblichi post non dedicati a un singolo prodotto o storia, ma magari a un tema, a un autore. Oppure potrei lanciarmi in voli pindarici collegando elementi che all’apparenza non hanno nessuna connessione tra loro. Al momento ho parecchie idee in testa, ma non ho ancora elaborato un vero e proprio piano editoriale. Parto da solo e innanzi tutto devo valutare quanto riesco a fare e soprattutto che cosa mi piace fare.

Che cosa intendi con la terrificante frase che a volte crei storie?

Scrivo.

Ah, ecco, un altro aspirante scrittore che riempirà il web con le sue “imperdibili” opere, che strazio!

Beh, qualcosa ho scritto, ma non così tanto da riempire internet 🙂 . E comunque terrò le mie “imperdibili opere” separate dai post di recensioni e riflessioni, così se qualcuno non vuole leggerle, basta che non apra la pagina “Racconti”. Non mi sembra difficile.

Quindi, oltre a deliziarci con i tuoi racconti, cercherai di imporci i tuoi gusti con recensioni in cui esalti quello che ti piace e distruggi ciò che non ti aggrada?

Non esattamente. Non posso arrogarmi il titolo di “critico” letterario o cinematografico, ma mi sembra di aver visto e letto parecchia roba. Abbastanza, credo, per avere sviluppato nel corso degli anni una serie di modelli valutativi che travalicano il semplice gusto personale (tradotto, posso trovare difetti in prodotti che amo in modo sconsiderato e pregi in cose che aborro). In aggiunta posso dire che capiterà di commentare prodotti sfacciatamente trash o di puro intrattenimento. Non mi illudo certo di essere un intellettuale che conosce tutto lo scibile umano, né tanto meno di poter analizzare solo opere “alte”, o presunte tali.

Storie, belle o brutte, storie che funzionano o che non mantengono le loro promesse, questo resterà il fulcro del mio discorso. Fermo restando che cercherò di evitare stroncature fini a sé stesse. Parlar male di qualcosa solo per il gusto di farlo non mi sembra molto interessante, a meno che non si tratti di qualche breve cenno in un discorso più ampio.

Capito. Va bene, sei bravo solo tu, sai tutto tu, sai fare tutto tu. Giusto?

No, c’è una cosa che proprio non sono capace di fare.

Che cosa?

L’intervistatore.

Mi pareva 😉

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