” Contrariamente a quello che si suole dire, il futuro è già scritto, quello che noi non sappiamo è leggere la sua pagina, disse Caino mentre si domandava fra sé e sé dove mai fosse andato a prendere quell’idea rivoluzionaria. “
Ultimo romanzo di uno dei più importanti romanzieri contemporanei (Nobel per la letteratura nel 1998), “Caino” di José Saramago, traccia un’ipotetica storia con protagonista il personaggio biblico negativo per antonomasia, ribaltandone il punto di vista, trasformandola nell’odissea picaresca di un anti eroe girovago che trova nel dio dell’antico testamento il suo avversario più acerrimo, contro il quale si diverte a scombinare progetti, a mettere in luce le contraddizioni in una continua sfida, frontale e a distanza.
Come già ne “Il Vangelo secondo Gesù Cristo” Saramago mescola allegoria e logica stringente, mettendo alle corde e facendo scricchiolare il racconto biblico tradizionale. Una voce assolutamente libera e vivida, una prosa che è un fiume in piena, sagace e impeccabile.
